Mi chiamo
Cristina e sono stata vittima di bullismo. Iniziò tutto quando avevo 11 anni, me lo ricordo
come se fosse stato ieri, ero nuova in quella scuola e conoscevo solo una
ragazza.
I primi mesi i ragazzi di quella scuola mi prendevano in giro
chiamandomi ”cicciona, bufala, quattr’occhi” o addirittura “maiala”, io non l’ho mai detto a
nessuno, nemmeno a mia madre. Sono sempre rimasta zitta!Loro per i
primi mesi mi prendevano solamente in giro,
poi iniziarono a picchiarmi dandomi a calci, schiaffi o a tirarmi i
capelli.
Mi ricordo
che un giorno stavo andando a fare la spesa e tornando
a casa, loro mi presero e mi portarono in una zona dove non passava molta gente, mi tolsero la spesa dalle mani, mi bloccarono
al muro e mi iniziarono a picchiare. Dopo mezz’ora tornai a casa e mi chiusi in bagno a piangere.
Io a mia
madre non avevo detto niente,per la seconda volta ero rimasta zitta.
Passarono
due mesi e loro continuarono a picchiarmi. Era un giorno di primavera, il tempo
era bello ma io mi sentivo male. Si ripresentarono da me, ma stavolta erano dieci
ragazzi,mi tirarono i capelli, mi diedero calci e pugni nello stomaco, tornai a casa in lacrime, mia madre non c’era perchè era a lavoro. Mi iniziai a tagliare sulle braccia mentre pensavo:
“Voglio morire. Non servo a nulla. Perchè sono nata? A cosa servo? Io sono solo un errore. Non merito di vivere. Merito la morte. Io voglio morire."
Il primo
anno scolastico passò così. Iniziò un nuovo anno, mi picchiavano e mi chiedevano sempre di
più ma un giorno sentii di non farcela e
dissi tutto a mia madre che andò a sporgere denuncia e mi fece cambiare scuola.Dovetti ricostruire tutto daccapo ma ora posso dire di stare bene e non mi taglio più!
Ringrazio la mia classe di oggi, mi hanno fatto capire che la vita è bella e di questo sono loro immensamente grata e stando insieme a loro sono diventata più forte.
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